Burro Bordier

Il latte raccolto per la produzione del burro Bordier proviene da allevamenti situati in Bretagna e Normandia.

Il latte è scremato e la crema pastorizzata, quest’ultima matura lentamente per due giorni per addensarsi e sviluppare la complessità aromica che andrà a caratterizzare il burro.

La crema viene quindi scaldata nel Baratte, un cilindro agitatore che, ruotando, consente di separare la massa solida (i grani di burro) dalla massa liquida (latticello). Questa tecnica artigianale e tradizionale è l’unica che permette di ottenere un burro di alta qualità poiché conserva le molecole della crema.

Il burro viene poi lasciato riposare per 24 ore prima che il laboratorio di Jean-Yves-Bordier inizi la fase di miscelazione.

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La miscelazione è una tecnica quasi scomparsa che risale alla fine del XIX secolo; nel 1975, Jean-Yves-Bordier ha voluto riprendere e perfezionare la tecnica nella sua prima latteria a Saint-Malo, per ridare al burro la sua vera sensualità.

Il burro viene lavorato con l’impastatrice, questo mescolamento lento consente di sviluppare il sapore del burro per ossidazione e ne ammorbidisce la trama. Il burro viene poi salato durante la miscelazione con un sale ottenuto, come in passato, bollendo l’acqua del mare della zona di Saint-Malo.

Miscelazione e salatura estraggono l’acqua dal burro “che piange”. Dal “pianto” il burro sviluppa le qualità del gusto: una complessità di aromi incredibili caratterizzati da una texture setosa e tenera.

Il burro viene infine trasformato a mano con due palette, una tecnica presumibilmente creata nel XVII secolo, e modellato in piastrine o miniburri che possono essere personalizzati su richiesta nella forma, nel peso o con il proprio logo.

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